La miglior democrazia degli ultimi 150 anni

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Mi infastidisce e intristisce vivere in un paese dove, d’accordo con la maggioranza degli abitanti, più di un personaggio pubblico ha utilizzato l’espressione

“Meglio [parola_a_caso] che gay.”

Evidentemente per la maggioranza degli italiani essere gay è palesemente, intrinsecamente sbagliato. D’altro canto, questo è Il paese dove è giusto (e talvolta lo è davvero) infrangere la legge, quindi forse è sbagliato stupirsi di quelle affermazioni. Ciò nonostante, a me danno fastidio. Anche concedendo (per assurdo, dato che non è così, a meno di voler contraddire la scienza: [1] , [2] , [(en)3] , [(en)4] ) che i gay siano malati, non si capisce perchè merierebbero disprezzo/derisione: sarebbe estremamente ingiusto sentirsi autorizzati ad umiliare qualcuno perchè malato. Quindi (ispirato dallo stile dei Paguri ) propongo che d’ora in poi gli insulti basati sull’implicita equazione ‘gay = sbagliato’ tipo la frase sopra, oppure

“Frocio di merda”

siano accompagnati, per par condicio s’intende, dagli equivalenti, anche se un po’ retrò

“Meglio [parola_a_caso] che handicappato”

“Handicappato di merda”.

Ah, dimenticavo, la minoranza che non ritiene malati i gay, ma li ritiene comunque sbgliati, è pregata di utilizzare, per par condicio s’intende,

“Meglio [parola_a_caso] che negro”

“Negro di merda”.

0 pensieri su “La miglior democrazia degli ultimi 150 anni

  1. f.pier

    >Comunque sia trovo sempre molto curioso l'atteggiamento molto infoiato di parecchie persone nei confronti dei gay, con episodi che poi arrivano a sfociare nella violenza, nei pestaggi o nella violenza psicologica. Gran parte di questo odio è originato secondo me da chi ben sapete (non per tornare sempre sull'argomento, ma i signori in oggetto non fanno altro che alimentare l'omofobia con tutti i sistemi possibili immaginabili), dai suoi seguaci, con lilluminante esempio del sig. Rocco Buttiglione, che voleva diventare commissario UE ma è stato scacciato a pedate, dopo le sue dichiarazioni omofobiche che peraltro ha ribadito non più tardi della scorsa settimana (http://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_Buttiglione). Onestamente non mi piacciono neppure (è un'opinione strettamente personale) le sceneggiate di qualche gay che si comporta in modo eccessivo ostentando un comportamento che ad altri potrebbe anche legittimamente non interessare e in molti casi tende ad avvalorare il preconcetto di omosessuale come checca, quantomai lontano dalla realtà.Certo il pdc con queste dichiarazioni porta il tutto ad un livello squallido, davvero umiliante e fa passare l'idea di omosessuale come diverso, come non normale, il che è odioso e ghettizzante.Sarebbe bello un mondo dove ognuno possa vivere liberamente la propria vita, senza umiliazioni dovute a cose di questo tipo, ma dove c'è ignoranza non è possibile, e da noi ce n'è molta, troppa.Poi ovviamente se certe affermazioni sono fatte da persone palesemente idiote lasciano il tempo che trovano, mentre se sono profferite da individui ritenuti intelligenti, brillanti e con la testa sulle spalle sono particolarmente odiose.Nel caso del pdc però, oltre al discorso gay c'è anche quello donne: non capisco come una signora possa accettare di essere trattata in questo modo dal capo del governo. E' umiliante, da tutti i punti di vista.

  2. f.pier

    >Non ho mai capito il perché l'uomo cerchi sempre di prendersi gioco delle minoranze, indipendentemente dal loro tipo, vale da piccoli per chi ha gli occhiali, piuttosto che da grandi per i gay o per gli immigrati o per quelli che agli occhi dei fighi appaiono come genericamente diversi. In effetti credo che la maggior parte delle volte accade per spirito di branco: è molto difficile che a tu per tu una persona si prenda gioco, molto più facile in una classe a scuola o in gruppi in generale. Difficile anche, sempre in ambiente scolastico, se ci si trova in due o tre. Inoltre nel corso di discussioni serie molti anche facili alla battuta sono bel più ponderati nell'esprimersi e più riflessivi.Certo è un atteggiamento non troppo intelligente, ma comprensibile in contesti "normali", dove una battuta può anche scappare, anche se è amara. Per nulla se ad averlo è un leader politico di primissimo piano, per giunta da un palco. Zero se in TV si cerca di difenderlo con improbabili manifestazioni dell'orgoglio eterosessuale (in programma da una nota esponente al momento pdl….).