Archivi autore: White_Rabbit

National Association for the Advancement of Colored People

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CHUCK LORRE PRODUCTIONS, #269

I have long believed that part of our problem with resolving race issues in America is our inability to accurately name what we are. Aside from the occasional Johnny and Edgar Winter, there are no white people. Any child with a box of crayons can tell you that white people are, in fact, beige. The sickly ones are gray. Following this crayon logic, one can easily see that there are really no black people. They are brown. Or perhaps raw umber. Or maybe burnt sienna. Frankly, every time I hear someone comment on America’s first black president, I can’t help thinking, “No, he’s not. He’s more like caramel.” Which is why I think we should all get in the habit of calling each other what we really are. How can you racially slur a man by calling him “beigey” or “umber?” The answer is you can’t. Because that’s exactly what he is. The melanin doesn’t lie. Buy a box of Crayolas and see for yourself. We are all members of the National Association for the Advancement of Colored People. Can I hear a kumbaya?

Qui l’originale e tutte le altre vanity card.

Traduzione (tentativo di -)
Ho a lungo creduto che parte del nostro problema nel risolvere le questioni razziali in America sia la nostra incapacità di dire correttamente ciò che siamo. Escludendo gli occasionali Johnny ed Edgar Winter, non esistono persone bianche. Qualunque bambino con una scatola di pastelli può dirvi che le persone bianche sono, effettivamente, beige. Quelli ammalati son grigi. Seguendo questa logica dei pastelli, si può facilmente vedere che non esistono i neri. Sono marroni. O forse Terra d’ombra. O forse Terra di Siena. Francamente, ogni volta che sento qualcuno commentare riguardo al primo presidente Americano nero, non riesco a non pensare “No, non è nero. È più sul caramello.” Che è il motivo per cui credo dovremmo tutti prender l’abitudine di chiamarci l’un l’altro come effettivamente siamo. Come puoi discriminare per la razza un uomo chiamandolo “beigiano” o “terra d’ombra”? La risposta è che non puoi. Perché quello è veramente il suo colore. La melanina non mente. Compra una scatola di pastelli e prova da te. Siamo tutti membri dell’Associazione Nazionale per l’Avanzamento delle Persone Colorate.
Me lo fate sentire un kumbaya?

Chuck Lorre è il creatore di “The big bang theory” e altre serie, e mi piace assai. Talvolta (non ho ancora capito se c’è una cadenza regolare) alla fine degli episodi delle serie da lui create mette una “vanity card”, un piccolo scritto dove racconta qualcosa, spesso di interessante…

storia di un bellimbusto

>Il nuovo singolo degli Elio e le Storie tese si chiama, come il post, “Storia di un bellimbusto”. A mio modestissimo parere, si parla dello stesso personaggio protagonista di Discomusic con la differenza che il brano più antico non è incentrato sul personaggio, ma lo considera solo in quanto ascoltatore di musica da discoteca, mentre quello nuovo lo analizza con molta più attenzione.
Buona visione e buon ascolto.
(inchino davanti agli eelst)

I maiali sono più uguali degli altri

>Salve a tutti; in questa estate non ho scritto nulla perché avevo da fare (risate di sottofondo).
Scrivo ora perché la faccenda della “influenza suina” è ormai una delle prove più schiaccianti che questo tetro “mondo occidentale” si sta dirigendo, un passettino alla volta, verso il “1984” di George Orwell, con l’annesso controllo del pensiero e compagnia. NO, non è complottismo, non sono seghe mentali, è la maledetta verità: guardatevi in giro, leggete dati scientificamente esatti.

Wikipedia Inglese (che non è certamente perfetta, ma non è nemmeno il TG4) dice che la suina ha causato 3751 morti su 262000 infetti accertati, un tasso di decesso del 1,4% (brr che paura). C’è pure scritto che il numero di infetti conta praticamente zero perché moltissimi l’han presa in forma leggera e son guariti senza andar dal medico, e ad altri non è stata correttamente identificata. Inoltre, ogni anno, l’influenza causa 250°000 morti nel mondo, e sinceramente dato che stiamo a quota 3751, non mi sembra il caso di preoccuparsi. È evidente che la suina non è un cazzo, è influenza. Non so se ci sia un’organizzazione centrale dietro a tutto, ma sicuramente le varie parti del “sistema” (in primis i mass-media) hanno detto alla “gente” di pensare “aiuto! la suina! è pericolosissima![prima bugia] devo vaccinarmi! [seconda bugia perché è NORMALE trascorrere un inverno senza influenza senza vaccino]”. Ditemi voi: se questo non è controllo del pensiero, io sono babbo natale.

In mezzo a questa situazione (sur)reale di manipolazione mentale semi-globale non manca David Icke che capita un po’ come quando stai faticando sotto il sole cocente e arriva una mosca rompicoglioni: dalla padella alla brace. Questo tizio parte dal dato di fatto che ci stanno prendendo per il culo con la storia della suina, ma ci costruisce sopra delle stronzate tali (vedere per credere ) che secondo me ottiene l’effetto indesiderabile, cioè la gente lo vede e dice “che stronzate colossali, sarà meglio che vada a farmi il vaccino”.

Ora, il succo non è solo “la pandemia è una bugia”, ma “siamo davanti ad un tentativo goffo e palese di tentata manipolazione mentale”, a mio avviso è qualcosa di cui preoccuparsi seriamente… per chi si sta ancora chiedendo che cazzo significa il titolo, è una citazione della “fattoria degli animali” dove con la rivoluzione contro gli uomini, gli animali instaurano la legge “tutti gli animali sono uguali” che verrà stravolta dai maiali oligarchi in “tutti gli animali sono uguali, ma i maiali sono più uguali degli altri”. Silvio Berlusconi, al processo SME ha dichiarato la stessa cosa.

R*ESIST