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Perchè ho smesso di partecipare alla religione

>Trovare un titolo adatto a questo post è difficile, non so se ci sia riuscito. La spiegazione che voglio dare quì, è al perché ho smesso di andare a messa, perché ho smesso (ho mai iniziato?) di credere che Gesù fosse figlio di Dio, perché ho smesso di credere nei sacramenti, perché ho smesso di considerare rilevante il clero (inteso come gerarchia, ovviamente non critico affatto la grandezza incommensurabile di molti uomini di chiesa). La spiegazione è che, a ben guardare, del valore di verità di tutte le suddette cose non so proprio che farmene, non influenza in alcun modo la mia vita, e ora vi racconto come.

Evidentemente gli scenari possibili sono solo due:
1)la religione cattolica e la bibbia sono false;
2)la religione cattolica e la bibbia dicono la verità, Gesù fu il figlio di Dio eccetera.

Immergendoci nel primo scenario, vediamo chiaramente che non ha senso correr dietro a delle favole e quindi la mia scelta di distacco è assolutamente corretta e sensata. Attenzione: questo scenario significa soprattutto che la bibbia mente, non faccio nessuna supposizione aggiuntiva. In questa situazione Dio potrebbe esistere come potrebbe non esistere, potrebbe essere come lo descrivono altre religioni: in qualunque caso se la bibbia mente non ha senso partecipare alla religione cattolica.

Immergendoci nel secondo scenario qualcuno potrebbe pensare che il comportamento più idoneo sia quello di partecipare alla religione cattolica, ma non è così. Stando alla Verità (ovvero ciò che viene deciso dal clero che dev’essere vero) Dio è onnipotente e onnisciente (altrimenti non sarebbe Dio) e questo stride in modo impressionante con tutta la Tradizione (sono loro che lo scrivono con la maiuscola, come se fosse una persona). Come può essere OBBLIGATORIO che due persone si sposino in chiesa, davanti ad un prete, quando Dio (cioè chi conta davvero) sa benissimo vedere nei loro cuori le loro intenzioni? La cerimonia da questo punto di vista si riduce a ciò che è veramente: mera reiterazione di una tradizione. E se i sacramenti sono (e lo sono) avvenimenti così superficiali, che senso ha tutto il castello di punizioni e colpe costruito sul fatto che chi non li rispetta è peccatore? nessun senso. Se Gesù era figlio di Dio, cosa credete che pensi della messa, una situazione dove moltissime persone si comportano in modo prettamente meccanico? Perché dovrebbe esser necessario usare certe parole, in un certo ordine per parlare con Dio? Non siamo maghi che recitano una poesiola per ottenere l’incantesimo desiderato, siamo persone che parlano con una Persona. Tutte quelle teorie sull’Ostia e su Dio che entra in noi sono a dir poco alchemiche: è lampante che un essere onnipotente non ha bisogno che noi compiamo un certo gesto in un determinato modo per (eventualmente) entrare dentro a noi. Capisco che recitare insieme coralmente lo stesso testo aiuti a creare una comunità, ma questo non ha nulla a che fare con 30 minuti di formule recitate testa a testa tra assemblea e celebrante. Infine, che senso ha la figura del clero? non dal punto di vista umano e sociale, dove può certamente essere un’enorme ricchezza, ma dal punto di vista religioso: posso riconoscere in altri più autorevolezza e saggezza e conoscenza in ambito religioso, ma non per questo più autorità. Non capisco che senso abbia l’ineguaglianza tra i membri di una comunità cattolica durante la messa, con da un lato i sacerdoti che celebrano e commentano e dall’altro i fedeli che subiscono: rispettare la diversità di vocazione delle persone non significa che qualcuno ha diritto a celebrare e qualcun altro no. Io ho il diritto di pensare Dio come preferisco, e cerco di farlo come mi risulta più sensato; se questo significa non appartenere al dogmatico pianeta di Ratzinger e soci, allora (vedi titolo del post) mi chiamo fuori da tutto ciò. Non è compilando il catechismo con le loro idee (sull’uomo, sulla donna, sulla messa, su dio) e rendendole dal punto di vista normativo “parola di Dio” che mi convinceranno della verità delle stesse. Io sono libero.

Insomma, sia nel primo scenario, sia nel secondo, la mia scelta è sensata: non mi sembra proprio il caso di aiutare chi alimenta assurdi pregiudizi. L’unica via che mi paia praticabile per costruire un mondo migliore è amare il prossimo come sé stessi, e questo, per quanto detto sopra, ha molto poco a che vedere con la religione. Quindi, se avete il coraggio di sperare in qualcosa di meglio, date via il vostro amore, ora: solo così cambieremo qualcosa.

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Perchè nessuno dovrebbe votare Silvio Berlusconi

>Inizio a tediarvi con un tema sicuramente fecondo, cioè la mia stoica avversione nei confronti dell’attuale presidente del consiglio dei ministri, capo del governo, Silvio Berlusconi. In primis siete caldamente invitati a sottopormi tutte le motivazioni a supporto di tesi contrarie a quella del titolo perchè il mio obiettivo è dimostrare a chiunque la pensi diversamente che si sbaglia. Tanto per non andare subito al sodo inizio dalle origini (potrei sbagliare, quindi correggetemi se lo faccio), ovvero la candidatura di S.B. nel 1994, in pieno sfascio post-tangentopoli. Arriva un tizio che di politica non sa nulla (dato che ha trascorso la vita a fare soldi a palate) e viene eletto capo del governo, al primo colpo. Qui si vede già il grande male dell’italia, dovuto alla debolezza e plasmabilità dell’essere umano. Si vede ciò perchè evidentemente uno che il giorno prima non aveva manco un partito (o quasi) non si becca la maggioranza dei voti grazie ad un programma perfettamente ideato (che non aveva, e comunque quasi nessuno avrà letto) ma per qualche altro motivo. Il motivo della vittoria di S.B. nel 1994 è che con le sue televisioni ha convinto gli italiani che lui era (come un altro tanti anni fà) “l’uomo della provvidenza”. Innanzitutto c’è da considerare la profonda ingiustizia (ora vietata) della propaganda spudorata fattagli da tutti i presentatori nei suoi programmi, ma non è questo il punto importante; il punto è che la gente ha creduto che S.B. avrebbe salvato tutti dallo sfascio, perchè essendo pieno di soldi era certamente l’uomo adatto a comandare il paese, un sillogismo il cui valore di verità è tutto da dimostrare. In generale mi pare di vedere una nazione di bambini che elegge Babbo Natale convinta che guarirà tutti i problemi, senza manco chiedersi chi sia veramente questo babbo che da canale 5 ci chiede una crocetta su una scheda. Quindi già qui si possono dedurre una profonda infantilità dell’elettorato italiano e una sua estrema plasmabilità: è bastato infilare spot elettorali a go-go e il risultato è venuto. Poi la lega ha fatto il ribaltone e tanti saluti al governo Berlusconi. Passano alcuni anni di insoddisfacente (e talvolta criminosa, come nei pesanti finanziamenti alle scuole private e nell’aver glissato sull’illegalità di rete4) centro-sinistra e nel 2001 vince di nuovo lui, sempre per il fatto che è più bravo a farsi pubblicità, perchè di idee rivoluzionarie non ne ha, anzi è il massimo della banalità, del qualunquismo, ma soprattutto è il sogno della maggioranza degli italiani: essere ricchi sfondati, e questo provoca ammirazione e rispetto, e quindi fiducia e voti. S.B. governa dal 2001 al 2006 dimostrando si saper mantenere salda la coalizione (e grazie al cazzo, metà è gente di mediaset e i suoi alleati dipendono da lui per sopravvivere finanziariamente) e infilandoci ogni tanto qui e là una legge per cambiare il corso dei propri processi. Questo fatto è assolutamente inaccettabile. Come può un essere umano mediamente razionale accettare che in nome della stabilità, al comando ci sia un uomo che si considera “più uguale degli altri”, citazione che mi fa accapponare la pelle? L’evidenza (e la scienza degli anni 50) dimostrano che tutti gli uomini sono uguali e ugualmente degni di vivere, perchè dovrei accettare a capo del governo un uomo che si prende la libertà di piegare la legge a proprio comodo? Qui c’è la dimostrazione delle mie parole, perchè in un processo è stato giudicato innocente perchè ha cambiato la legge sul falso in bilancio, in un altro è scaduta la prescrizione perchè ha cambiato la legge sui termini di prescrizione. È riuscito a far scadere in prescrizione altri processi perchè ha fatto leggi che impedivano il normale corso dei processi al capo del governo (legge Schifani del 2004 e Alfano del 2008). Questi comportamenti sono anti-democratici e lo rendono un cittadino privilegiato rispetto agli altri. Continuando l’escursus “storico” veniamo alle elezioni sul filo del rasoio del 2006, dove vince Prodi, risultato ribaltato pesantemente nel 2008. L’opinione meno assurda (ma comunque non valida) sul perchè votare S.B. nel 2008 è stata “Il centro-sinistra ha dimostrato incapacità”. Come può questo fatto (innegabile) motivare un essere umano mediamente razionale a votare per un cittadino “più uguale degli altri”? L’uguaglianza dev’essere uno dei diritti fondamentali garantiti dallo stato, non traditi dal governo. È vergognoso che la maggioranza degli italiani ritenga accettabile che la costituzione e il diritto all’uguaglianza vengano stuprati per veder tolta l’ICI (che tanto poi quei soldi li vanno a prendere da un’altra parte oppure tolgono dei servizi, non ci si scappa). A tutto questo discorso (di per sè sufficiente a giustificare il titolo) aggiungo la faccenda del conflitto di interessi: in pochi altri stati un cittadino potente e ricco come S.B. sarebbe stato in grado di candidarsi, perchè evidentemente esistono leggi che impediscono a questi individui di comandare e potersi togliere di mezzo leggi e processi scomodi. In Italia chi aveva il potere di impedire nel 1994 questa sciagura se ne è sbattuto il cazzo (in primis quel delinquente di d’Alema). Io ne ho abbastanza, e chiudo invitandovi a rispondermi nel caso le mie argomentazioni non vi risultino valide…

P.S. Indro Montanelli è sempre stato liberale di destra (sbrigativamente tradotto in fascista negli anni di piombo)

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Perchè ho iniziato un blog

>Salve a tutti, mi chiamo Bruno (“e grazie al cazzo” direte voi che di certo non siete visitatori casuali ma miei conoscenti, ma non si sa mai…). Ho iniziato un blog perchè, come credo la stragrande maggioranza delle altre persone che lo fanno, mi soddifa l’idea che qualcuno legga i miei post e si interessi alle mie opinioni. Quindi volendo fare, senza avere la necessaria preparazione, un po’ di psicologia spicciola, si tratta fondamentalmente di bisogno di ricevere attenzione dagli altri, una necessità che mi pare assolutamente giustificabile e nobile. Ho iniziato un blog anche perchè penso di poterlo usare per farmi un’idea generale di come la penso su vari temi e di quanto le mie opinioni reggano l’eventuale confronto con quelle di altri che magari vorranno rispondermi a suon di commenti o in altro modo. Insomma, penso che scrivendole, riuscirò a riordinare le mie idee. Ho scelto di usare blogger.com e non altre piattaforme più libere e meno massive e magari più professionali e più complesse per pigrizia, perchè sapevo che avrei trovato tutto ciò che serviva per un blog da quattro soldi come questo. Il titolo è una citazione dal film “The Matrix“, e si riferisce alla tana (non al buco, ma voi traducetelo come più vi aggrada) del bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie, sottintendendo che lì (nella tana) si trovano le meraviglie (che nel film sono rappresentate dalla verità). Dato che io mi son autoproclamato all’inizio della prima superiore “White_R” che sta per white rabbit, il titolo mi pareva appropriato. Se siete arrivati fin qui a leggere avete vinto una birra, perchè un post più noioso di così non si può…