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“questa, è blasfemia…” “QUESTO È spACTA!”

>Fonte: Scambio etico

Roba da far accapponare la pelle e non solo. Leggetevi l’articolo completo che è meglio. Se proprio non volete leggere l’articolo, seguono alcune perle da esso tratte
“ingiunzioni senza supervisione dei magistrati […] perquisizioni alle frontiere […] multe automatiche senza prove di colpevolezza – senza processo […] Tutti gli intermediari, i canali di distribuzione e tutte le persone con cui il trasgressore è venuto in contatto direttamente o indirettamente per distribuire l’opera che viola il copyright possono essere ritenuti responsabili [youtube, ma anche i server dove sono salvati eMule e i torrent, e i tracker dei torrent]
sequestro preventivo di apparecchiature, macchinari, documenti ecc. anche prima dell’inizio di qualsiasi procedimento legale, e anche nei casi in cui il detentore dei diritti abbia il sospetto che la violazione, anche se non avvenuta, stia per avvenire. […] perquisizioni alle frontiere dei bagagli personali […] reati penali anche per violazioni senza guadagni diretti o indiretti [PENALE, che NON significa relativo al pene…] carcere per incitazione, ausilio o favoreggiamento delle violazioni del copyright [questa è pazzesca…] Il fair use diventa opzionale. [da noi non esiste, ma negli USA è (ancora per poco) possibile usare parti di opere protette a scopo didattico/satirico] Inoltre si introduce il reato di link. [dannato “<a href”]
promuovere programmi scolastici ed educativi, nonché programmi per la sensibilizzaazione dell’opinione pubblica, a cura delle major e delle grandi industrie, per inculcare i principi della “proprietà intellettuale” [inculcatevi sto cazzo]

Un’intervista del 2005. TANTA ROBA.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=2fbiwt4mmc4&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0x234900&color2=0x4e9e00]

perché morirà la “sinistra”

>Sul suo blog, Aldo Giannuli conclude il post con “ripartire da tre idee: contaminazione, prevalenza dell’analisi scientifica e realismo politico.”
Non so che dire sulla contaminazione, e mi concentro sulle altre due.
Sinceramente sono un po’ pessimista al riguardo: nel mondo dei mass media la politica (o qualsiasi altro concetto, tipo la paura dell’influenza suina) si veicola col metodo pubblicitario = spot attraenti, musichette-tormentone (Giove mi salvi da un’altra tornata elettorale), facce belle/giovani/paternali, slogan ripetuti all’ossessione = demagogia pura applicata scientificamente != “prevalenza dell’analisi scientifica e realismo politico”. Non prendetemi per pazzo delirante: negli stati uniti d’america funziona così dagli anni 50 (almeno a sentire aldous huxley e daniele luttazzi) e da noi, beh andate su youtube e vedetevi “meno male che silvio c’è” e “i am pd” (io non ho mai avuto la forza di vederli entrambe per intero nell’arco di 24 ore, anche perché non mi piace infangare la memoria dei Village People). Sono inascoltabili ed inguardabili rispetto a “crush on obama” ma secondo me il meccanismo è il medesimo ed è quello descritto da Luttazzi in “Decameron” e da Huxley in “ritorno al mondo nuovo” (capitolo “L’arte di vendere”): campagne elettorali fatte con i metodi delle campagne pubblicitarie.
P.S. “crush on obama” è stato deliberatamente creato per essere idiota, quindi siamo noi ad aver così poca tecnica e poco gusto nel fare le canzoncine pro-candidato.

P.P.S. questo, consigliatomi da rik, ci sta proprio bene
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=awWlMPfQCrA&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0x234900&color2=0x4e9e00]

diventa una ventola (in inglese)

>Voglio tentare di comunicarvi un po’ della commozione che mi provoca leggere queste frasi del 1958, perché, figa, sono vere.
“Nel 1931 il terrorismo sistematico non era ancora un fatto attuale e ossessivo, come fu poi nel 1948” [si riferisce al nazismo]
“è chiaro che, a lunga scadenza, il controllo è meno efficace se ricorre al castigo della condotta indesiderata, anziché indurre la condotta desiderata mediante premi; è chiaro che un governo del terrore funziona nel complesso meno bene del governo che, con mezzi non-violenti, manipola l’ambiente e i pensieri e i sentimenti dei singoli, uomini donne e bambini. Il castigo pone un temporaneo arresto alla condotta indesiderata, ma non contiene permanentemente la tendenza della vittima a tale condotta. Non solo: i sottoprodotti psicofisici del castigo possono rivelarsi indesiderabili quanto il comportamento indesiderato per cui l’individuo ha avuto il castigo” (Aldous Huxley “Ritorno al mondo nuovo”)

Se poi avete in mente le parole di kossiga (la kappa è d’obbligo in questo caso) «Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».

Dopo di che? «Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».

Nel senso che…«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Fonte: governo.it

È facile affiancare gli anni 70 in italia alla fase dell’obbedienza per castigo. Quindi, tanto per ripeterlo di nuovo, grazie alla ricerca sui meccanismi cognitivi e a nuovi mezzi tecnologici per sfruttare questi meccanismi, siamo finalmente giunti all’assenso mediante il plagio mentale.