Internet è la rete delle reti: è fatta di calcolatori (“compiuter” per i profani :P ) connessi fra loro, che trasmettono informazioni. Vi siete mai fermati a pensare al tragitto FISICO che fanno i vostri clic su “Mi piace”? se la risposta è “no”, vi dico “MOLTO MALE”. Perché la possibilità di comunicare con “qualsiasi” punto di questa palla di roccia e metallo che gira attorno al sole, in generale NON dipende da voi, ma dal fatto che la società XY abbia costruito e faccia funzionare l’infrastruttura che arriva fino al vostro pc. Che sia il classico filo del telefono, il WiMax o la rete telefonica cellulare non è importante: ciò che conta è che NON è di vostra proprietà, né dello stato, ma di una società privata, che potrebbe anche chiudere e lasciarvi a piedi; o censurare la vostra navigazione, impedendovi di accedere ad alcuni servizi. O spiare il vostro comportamento. Pensate a quante volte comunicate tramite la rete, e rendetevi conto che non avete nessun potere su di essa: chi la possiede ci tiene per le palle. La soluzione è semplice: costruirsi da soli la propria rete. Per vari motivi c’è chi lo sta facendo, ad esempio gli italiani di ninux, i tedeschi di freifunk, gli spagnoli di guifi e moltissimi altri che non conosco (fra i progetti più recenti, la Free Network Foundation). Non si tratta del delirio di un autistico: guifi è diventato un Internet Service Provider (alla pari di telecom) comunitario, gestito da una fondazione.
Quindi, se anche voi sognate di comunicare col mondo LIBERAMENTE, fate saltar fuori 100~150 euri e piazzate un access-point sul tetto: più siamo più ci divertiamo!