Archivi autore: White_Rabbit

Immanuel Casto

Da Wikipedia:
“Immanuel Casto, nome d’arte di Manuel Cuni (Alzano Lombardo, 16 settembre 1983), è un musicista e cantante italiano, detto Il principe del Porn Groove e soprannominato dai fan Il Casto Divo.”

Questo è un tributo ad un “fottuto genio” (mmm potrebbe anche usare quello come soprannome :D).
I video ufficiali (tutti realizzati benissimo; molti da EXTREMEVIDEO):
Anal beat
Bondage
Coiti nel buio
Che bella la cappella
50 Bocca/100 Amore
Il tempo degli abusi
Touché (par l’amour)
Escort 25
Crash

Revival
Killer Star

Il sito ufficiale è immanuelcasto.it

Ciliegina, un video linkato qui tempo fa, ma sempre bellissimo: Silvio Berlusconi è un cartone animato

Community network

Internet è la rete delle reti: è fatta di calcolatori (“compiuter” per i profani :P ) connessi fra loro, che trasmettono informazioni. Vi siete mai fermati a pensare al tragitto FISICO che fanno i vostri clic su “Mi piace”? se la risposta è “no”, vi dico “MOLTO MALE”. Perché la possibilità di comunicare con “qualsiasi” punto di questa palla di roccia e metallo che gira attorno al sole, in generale NON dipende da voi, ma dal fatto che la società XY abbia costruito e faccia funzionare l’infrastruttura che arriva fino al vostro pc. Che sia il classico filo del telefono, il WiMax o la rete telefonica cellulare non è importante: ciò che conta è che NON è di vostra proprietà, né dello stato, ma di una società privata, che potrebbe anche chiudere e lasciarvi a piedi; o censurare la vostra navigazione, impedendovi di accedere ad alcuni servizi. O spiare il vostro comportamento. Pensate a quante volte comunicate tramite la rete, e rendetevi conto che non avete nessun potere su di essa: chi la possiede ci tiene per le palle. La soluzione è semplice: costruirsi da soli la propria rete. Per vari motivi c’è chi lo sta facendo, ad esempio gli italiani di ninux, i tedeschi di freifunk, gli spagnoli di guifi e moltissimi altri che non conosco (fra i progetti più recenti, la Free Network Foundation). Non si tratta del delirio di un autistico: guifi è diventato un Internet Service Provider (alla pari di telecom) comunitario, gestito da una fondazione.
Quindi, se anche voi sognate di comunicare col mondo LIBERAMENTE, fate saltar fuori 100~150 euri e piazzate un access-point sul tetto: più siamo più ci divertiamo!

Sul rapporto degli italiani con la chiesa cattolica

Come ben sanno i moderatori di forum e/o mailing-list, quando la gente si mette a vivere nel mondo reale, i messaggi sul web calano; in quei casi urge estrarre dal manico quelle carte che INEVITABILMENTE smuovono le acque. Dato che dovrei studiare (tipica attività del mondo reale), mi sembra il caso di smuovere le acque, e torno (alle origini) a parlare di religione, in particolare di come gli italiani della lombardia (gli unici che conosco) si rapportano con la chiesa cattolica.
Prendo spunto dal messaggio di un amico, al quale ho chiesto un parere riguardo al sito pontifex (ogni lettura mi convince di più che si tratti della miglior bufala mai realizzata) “… i siti mi danno solo fastidio: c’è un odio gratuito contro la chiesa che sorprende”.
La mia idea è che coloro i quali odiano la chiesa cattolica non lo facciano per darsi un tono; che non si tratti di una moda; insomma, che non pensino di farlo gratuitamente, a cuor leggero, ma per ragioni indiscutibili. Se quindi l’odio non è ritenuto gratuito, per le ragioni che spiegherò, non è nemmeno sorprendente.
Innanzitutto vi invito a vedere questo episodio dal film “L’attimo fuggente” (“Dead poet’s society”) riguardo al conformismo.

Non me ne intendo tecnicamente, non ho alle spalle studi sul comportamento o la psicologia umani, semplicemente mi sembrano ragionevoli le seguenti cose. Con “conformismo” mi riferisco alla tendenza ad imitare gli altri. Immagino si tratti di un meccanismo molto fondamentale, dato che permette di imparare a parlare ed a fare tutto il resto. Con “pressione sociale” mi riferisco al fatto che le parole ed i consigli di ciò che ci circonda, tipicamente ci indirizzano verso scelte precise. Non ne sono sicuro, ma tendo a vedere “pressione sociale” e “conformismo” come fenomeni diversi, ma forse si tratta dello stesso meccanismo visto “da dentro” e “da fuori”. Tutto questo pippone, per dire che la maggior parte di quelli che nascono in Italia sono spinti ad essere cattolici: se ti buttano in un fiume (con un bel battesimo :-P ) dove non tocchi il fondo, finché non impari a nuotare la corrente ti trascina. Questo significa anche che non sia necessario girare col cilicio, “porgere l’altra guancia”, “non commettere atti impuri”, per essere cattolici in Italia: basta non deviare troppo dal flusso generale e sei dentro; e fra conformismo e pressione sociale ci rimani.
Il secondo punto è l’ignoranza della dottrina cattolica. Vuoi per una provinciale e diffusissima repulsione per le questioni e le discussioni filosofiche, quasi sempre ritenute inutili sofismi da azzeccagarbugli, vuoi per altri motivi che non mi sovvengono, la maggior parte degli italiani non conosce bene la dottrina cattolica (ma nemmeno la costituzione…). L’opinione più condivisa è che chi si preoccupi di tali questioni, come l’avvocato dei promessi sposi, sia semplicemente un’aristocratico snob che si difende a suon di latinorum.
La conseguenza logica di quanto detto, è che un bel giorno, tipicamente fra la seconda e la terza media, l’italiano medio si sveglia, si pone le solite domande sul senso di tutto, e si accorge che s’è veramente annoiato di stare un’ora ogni settimana vestito bene, seduto, a sentir un tizio che parla di roba “difficile”. Quando il nostro italiano medio inizia a discutere apertamente la faccenda, “la corrente del fiume” lo invita calorosamente a piantarla ed a fare come tutti, che è la cosa giusta. L’italiano medio NON sa cosa dica la dottrina cattolica riguardo alla natura della fede, alla rigidità delle regole, alla libertà di pensiero. Inoltre è facile che legga (incredibile cosa si trovi sul web al giorno d’oggi) o senta dei religiosi o dei presbìteri esporre la questione nei termini “Pentìti e credi al Vangelo®! L’Unica Vera Fede è quella Cattolica©! La Morale Naturale è quella esposta dal Papa!”. Infine l’italiano medio vede le contraddizioni stridenti, tipo un uomo con abiti da centinaia di euro criticare il consumismo, lo stesso uomo che pretende di spiegargli quando come dove e perché scopare, eccetera (ci sono diciottenni che vanno in galera per una ragazzata: in 2000 anni se ne fanno A PACCHI di “ragazzate”) e scatta un magico interruttore, e l’italiano pensa “la chiesa è malvagia, ha fatto le crociate, stupra i bambini, mi dice cosa pensare, non paga le tasse e controlla il governo” (cit.).
[Ci tengo a precisare che a differenza dell’italiano medio, non penso che il mondo sia diverso fra buoni e cattivi, non accuso i tedeschi di oggi di aver sterminato gli ebrei, né tutti i tedeschi vissuti nel secolo scorso di averlo fatto, non ho subito tentativi di plagio mentale da parte di preti, non firmo per l’8×1000 (non avendo reddito), e penso che l’associazionismo possa fare tanto quanto, se non più del governo]
Quindi è chiaro che l’italiano medio convinto di avere subito chissà quale violenza, riterrà l’odio verso la chiesa cattolica una risposta adeguata; sapendo cosa pensa l’italiano medio, perché anch’io lo sono, non mi sorprende la sua reazione. Basterebbe leggersi i vangeli, un po’ di catechismo, parlare con preti che abbiano meno di 40 anni o stare un po’ in un oratorio che funzioni, e riconoscere che il mondo non è bianco o nero, ma pieno di sfumature di grigi, per capire che “chiesa cattolica” è un concetto troppo ampio per esser giudicato sbrigativamente. È anche normale che un’organizzazione sterminata sia piena di contraddizioni, è umano (“troppo umano”). È logico che un direttivo, molto potente, di vecchi conservatori, manderà messaggi e ragionerà da vecchio. Quale italiano medio si farebbe sfuggire l’occasione di trovare un magnifico esemplare inequivocabile e facile da accusare di Capro Espiatorio? quale occasione più ghiotta di scaricare su altri le proprie mancanze come cittadino? “è colpa di berlusconi” non va più di moda, mentre “è colpa della chiesa” è un evergreen. Così come “il fatto quotidiano” chiuderà bottega se alle prossime politiche non vincesse berlusconi (ma vincerà), allo stesso modo il giorno in cui la chiesa cattolica cesserà di essere la destinazione verso cui sono trascinati gli italiani (mai), molti italiani medi si sveglierianno e non sapranno chi maledire. Accusare a random la chiesa cattolica è una valvola di sfogo troppo comoda perché l’italiano medio si fermi a riflettere BENE su tutta la faccenda; molto meglio fare di tutta l’erba “un fascio” (perché quando c’era Lui le benedizioni arrivavano in orario).
In sintesi, la necessità di trovare un cattivone e la confusione fra conformismo, pressione sociale e dottrina della chiesa cattolica, secondo me causano ovviamente odio da parte dell’italiano medio verso la chiesa cattolica. Poi l’italiano medio smette di essere adolescente e torna a fare quello che fan tutti.

MEGAcasogiudiziario

Tempo fa, è stato chiuso megaupload (e megavideo e megaporn), un sito che permetteva a chiunque di caricare un file “su internet”. Questa faccenda non è banale, e vorrei annoiarvi con alcuni dei punti di vista da cui l’ho guardata.

p2p – era possibile fare peer2peer usando megaupload, e con costo minimo per gli utenti: caricando un file una volta, migliaia di persone lo potevano scaricare ad alta velocità; MA tutto il sistema aveva un singolo punto di fallimento, anzi consisteva proprio in un singolo ente centralizzato: è andato giù quello, è finito il p2p; sono più di 10 anni che napster è stato chiuso: chiunque si metta a fare p2p centralizzato oggi è idiota (sia che si scaricasse le serie tv, sia che distribuisse una distribuzione linux), punto.

usi legittimi – migliaia di persone sono rimaste senza il file xyz; se non ne hanno una copia, mi ride il buco del culo: se non sapete dove parcheggiare l’automobile la prestate al primo che passa dicendovi “dalla a me che te la controllo io”? (c’era pure scritto su megaupload di non fidarsi)

accuse – i gestori sono accusati di aver guadagnato milioni di dollari illegalmente, in quanto si sospetta che la maggior parte delle visite a megaupload (che portavano soldi ai gestori tramite la pubblicità) e degli abbonamenti a pagamento venissero fatti per scaricare materiale protetto da copyright; se così fosse, beh, i gestori possono pure fottersi: le associazioni di editori (quelle del post precedente) sono mafie legalizzate, ma un’altra associazione criminale non è la risposta.

nazionalità – il gestore principale (oltre ad essere uno sfigato che s’è cambiato il cognome in “punto com”) ha cittadinanza tedesca e finlandese, al momento dell’arresto (effettuato dalla polizia locale) era in nuova zelanda, megaupload ha sede ad hong kong (non so dove fossero i server), ed il mandato d’arresto l’ha inviato l’FBI = non fottete con le associazioni di editori statunitensi; inoltre, ogni volta che usate l’email di google/yahoo/microsoft, ogni volta che caricate un video su youtube (google), che leggete/scrivete su blogspot (google), che inviate messaggi su twitter, che caricate foto su picasa o su facebook, fermatevi a riflettere che state consegnando, pezzo dopo pezzo, la vostra vita a società private (che domani potrebbero non esistere) che operano in un paese straniero (non è facile né divertente subire un processo all’estero)

i dati – l’ultima notizia è che la società dalla quale megaupload affittava i server vorrebbe cancellare tutto e affitare a qualcun altro, dato che nessuno sta pagando le bollette di megaupload, e avrebbero anche ragione, cazzo; però si tratta anche di roba che potrebbe essere usata come prova nel processo, quindi bisogna salvarli, ma chi paga? l’FBI?

la legge – anche negli stati uniti riconosce l’innocenza dell’imputato fino a giudizio avvenuto; qui invece, un po’ come la guerra preventiva in iraq o i pagamenti ad equitalia, prima si fa pagare, poi (forse) si restituisce il maltolto; senza chiedere scusa, si capisce; non è esattamente lineare questo meccanismo…